Colpa di Alfredo non è un libro ma una canzone di Vasco Rossi, ovviamente.
Solo che è talmente controversa che qualcosa bisogna scrivere.E’ una canzone vecchia e pure un po’ sconclusionata, ma soprattutto ha un
testo orribile, sessista e razzista. Più o meno sono i pensieri rancorosi e
senza freno di un ragazzo che si è beccato un due di picche all’uscita di
un locale. Non alta letteratura, insomma. Ma nonostante tutte queste brutte
premesse, Colpa di Alfredo è una canzone meravigliosa, e non riesco a
capire perché. E non sono solo le chitarre maestose, o l’introduzione
grandiosa, è tutta stupenda, ed è stupenda anche e soprattutto grazie ai
suoi orrendi problemi scritti prima. Forse la sua bellezza sta nel fatto
che il Poeta è riuscito a sublimare quest’opera da delle premesse così
misere, e con un testo di Battiato l’effetto sarebbe stato meno apprezzabile.
Oppure è che solo con un pezzo tanto rozzo, ignorante e senza compromessi
si può riuscire a farci dimenticare chi siamo diventati in tutti questi
anni e a mandare in risonanza i nostri sopiti spiriti adolescenziali. Non
lo so.

Resta il fatto che se la radio la passa e la mia signora vede che mi piace,
un po’ sono problemi perché lei non accetta le mie elaborate riflessioni e
si ferma al testo orrendo, sessista e razzista. Mi sa che Vasco non ha
potere su di lei.