questolibro.net nasce come un esperimento che non può funzionare, sfruttando una funzionalità senza molto senso di WordPress: quella per cui basta mandare una email ad un certo indirizzo perché questa email venga pubblicata direttamente in un blog. Il servizio è concepito perché questo indirizzo sia mantenuto segretissimo e le email a questo indirizzo le mandi solo il proprietario del blog, ma cosa succederebbe se questo indirzzo venisse stampato e distribuito fuori da Internet, ma in posti dove girano libri usati come le stazioni di book crossing? L’indirizzo di cui sto parlando non posso scriverlo qui perché rovinerebbe tutto il senso dell’esperimento ed è quello che, forse, avete trovato come segnalibro in un libro da qualche parte. Il blog è questo qua.
Quindi tutto parte da una persona, forse tu che leggi, che prende un libro in un book crossing da qualche parte. Ci trova un segnalibro che lo invita a scrivere alcune righe e a inviarle per email all’indirizzo mostrato, per vederle pubblicate qui nel giro di pochi secondi. Oppure a non scrivere nulla e a leggere le recensioni già scritte. Facile no? Facile quanto fallimentare, perché già così è evidente che il bacino di utenze è tremendamente limitato. Non si può pensare che un misero blog che parla di libri venga riempito di recensioni di entusiasti e prolifici lettori/scrittori, quando i recensori sono poche persone involontarie prese a caso e che probabilmente non hanno neppure velleità letterarie. Stiamo facendo concorrenza a giganti dell’editoria e del commercio elettronico. Se mai quanlcuna delle persone che si sono trovate in mano il segnalibro avesse mai avuto voglia di scriverne da qualche parte, avrebbe già avuto modo di farlo in contesti migliori e meglio indicizzati di questo.
Con queste premesse, se stai leggendo delle recensioni in questo sito con ogni probabilità le ho scritte io, ovvero la stessa persona che ha voluto provare questo esperimento. Ma ho voluto mettere comunque in piedi questo sito Internet e poi spargere segnalibri nei book crossing dei dintorni, perché se non lo avessi fatto sapevo che qualcosa mi sarebbe mancato, e non sarei mai potuto essere completamente felice nella vita. D’altra parte a me piace scrivere recensioni, e se anche sarò l’unico a scriverle e leggerle qui dentro sarà comunque un piacevole insuccesso di cui sono l’unico testimone.